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Dagli anni novanta
Le sonorità di quegli anni, molto semplici, vennero completamente abbandonate con l'arrivo di artisti quali Articolo 31, Bassi Maestro e Kaos One al nord, Sangue Misto a Bologna, Flaminio Maphia, Colle der Fomento, Piotta a Roma, Lou X
al centro-sud, ognuno con un proprio stile e un proprio modo di fare
rap. Senza dubbio fra i citati i maggiori esponenti sono gli Articolo 31 e i Sangue Misto (Neffa, Deda e DJ Gruff): questi ultimi segnano un'epoca con l'album SxM,
diventato poi una pietra miliare del genere e considerato da molti il
più grande album hip hop italiano. Il punto di forza del collettivo fu
il rappresentare il rap in modo davvero eccezionale, con basi cupe e
acide e metrica incredibile.Nel 1993 l'album Strade di città
degli Articolo 31 entrò nella classifica italiana degli album, vendendo
oltre 90.000 copie, un record per un album hip hop dell'epoca. Anche Neffa nel 1996 ebbe un buon successo commerciale raggiungendo il disco d'oro con il suo lavoro corale Neffa & i messaggeri della dopa.
Daniele
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